PRESTITO DIPENDENTI INPDAP (NoiPa)


Agevolazione per Dipendenti Pubblici e Statali

Nell'ambito dei servizi offerti ai propri iscritti, l'INPDAP (l'Istituto Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Dipendenti della Pubblica Amministrazione) e l'INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) si occupano anche dell'erogazione di una estesa tipologia di prestiti. L'INPDAP, essenzialmente, è in grado di offrire finanziamenti che possono derivare: da propri fondi, come succede nel caso di piccoli prestiti rimborsabili al massimo entro 48 mesi o di un'altra tipologia con rimborso previsto fra i 5 ed i 10 anni, che risultano essere sempre cessioni dirette dell'ente; oppure dagli istituti finanziari con i quali l'INPS (e ex INPDAP) stipulano apposite convenzioni. Quest'ultima tipologia di prestiti che, come appena accennato, viene erogata direttamente dalle banche, o dalle finanziarie, molto spesso si presenta sotto la forma di Cessione del Quinto dello Stipendio.


Ambiti di competenza INPDAP

Fatto questo quadro generale, vale la pena soffermarsi su cosa sia l'INPDAP, su chi sono i suoi iscritti e su cos'è la Cessione del Quinto dello Stipendio INPDAP. L'INPDAP è un ente pubblico le cui funzioni (che dal 2011 sono state trasferite all'INPS) si esprimono attraverso diverse attività riguardanti l'ambito della previdenza e dell'assistenza dei dipendenti pubblici e statali. In pratica, l'INPDAP si occupa di: incassare i contributi previdenziali ed assistenziali; erogare pensioni e TFS (cioè il trattamento di fine servizio); erogare prestiti a favore dei propri iscritti o promuovere finanziamenti presso istituti di credito in forza di una speciale convenzione; erogare infine altre prestazioni sociali, quali possono essere, ad esempio, borse di studio e master, a favore sia degli iscritti, sia dei figli degli stessi.
L'INPDAP riunisce fra i propri iscritti tutti i dipendenti statali, ovvero obbliga all'iscrizione dei propri dipendenti tutte le amministrazioni statali e pubbliche. In relazione invece alle prestazioni creditizie dell'istituto, e quindi anche dei finanziamenti INPDAP, è stabilito che tutti i soggetti iscritti, ed assicurati, all'istituto siano automaticamente iscritti anche alla cosiddetta Gestione Autonoma delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Aderiscono inoltre a quest'ultima anche i pensionati INPDAP ed i dipendenti pubblici, unitamente ai pensionati ex dipendenti pubblici aderenti a gestioni diverse dall'INPS (ex INPDAP).


La Cessione del Quinto Dipendenti INPDAP

La Cessione del Quinto dello Stipendio per i Dipendenti INPDAP è, in generale, una particolare tipologia di prestito la cui caratteristica principale risiede nel fatto che l'importo della rata di restituzione del finanziamento non può superare il 20% (cioè, appunto, il quinto) dello stipendio mensile del richiedente. Inoltre, il rimborso del finanziamento avviene in modo completamente diverso rispetto a qualsiasi altro tipo di prestito o mutuo: l'istituto finanziario preleva l'importo della rata direttamente alla fonte, cioè presso il datore di lavoro. È quindi evidente come, negli specifici casi di cessioni del quinto dello stipendio richieste da soggetti iscritti all'INPDAP, banche e finanziarie eroganti prestiti nella forma di Prestito INPDAP possano incassare tranquillamente le rate di restituzione, essendo il datore di lavoro del richiedente lo stesso Stato Italiano e, di conseguenza, il rischio di insolvenza praticamente pari a zero. Per questo gli istituti di credito accordano spesso le cessioni del quinto ai propri clienti, e a maggior ragione a quelli che risultano iscritti all'INPDAP, in quanto si tratta di prestiti "sicuri". Inoltre il Prestito INPDAP offre altri vantaggi rispetto, ad esempio, ai prestiti personali: innanzitutto i tassi di interesse sono molto più vantaggiosi rispetto a quelli normalmente offerti per altri tipi di finanziamenti, mentre merita un discorso a parte il fatto che la certezza della riscossione delle rate pone le banche in una posizione meno guardinga anche nei confronti dei soggetti che presentano delle criticità in fatto di storia creditizia. Difatti, il Prestito INPDAP rappresenta, praticamente, l'unica forma di finanziamento alla quale è possibile accedere pur risultando iscritti al CRIF e di conseguenza cattivo pagatore. In un momento come quello attuale, questo fatto diventa un elemento di vantaggio non indifferente che questa tipologia di prestito ha rispetto ad altre.
Detto ciò, è utile affermare come le attività dell'INPS (ed ex INPDAP) a favore dei propri iscritti in tema di accesso ai finanziamenti siano divise fra quelle che attingono a risorse proprie dell'istituto e quelle che invece fanno leva sulle convenzioni con i principali istituti di credito e, naturalmente, anche con molte finanziarie.


Prestiti diretti INPDAP (ora INPS)

Le risorse dell'INPDAP consistono in un fondo alla formazione del quale contribuiscono tutti gli iscritti nel seguente modo: gli iscritti che risultano dipendenti (anche se aderenti a gestioni previdenziali differenti dall'INPDAP) con una ritenuta dello 0,35% sullo stipendio o sul salario; i pensionati con una ritenuta dello 0,15% sull'importo della pensione. Le somme giacenti sul fondo vengono messe a disposizione per tutte le attività creditizie dell'istituto e, per quanto riguarda i finanziamenti, risultano erogabili fino al limite della loro disponibilità e per un numero limitato di iscritti secondo una graduatoria stilata appositamente. Si tratta essenzialmente di piccoli prestiti che vengono erogati secondo tempi di rientro ben definiti dai quali dipende anche l'importo del finanziamento. Nello specifico si tratta di prestiti che partono dai 12 mesi fino ai 5 anni e gli importi erogabili devono rappresentare un certo numero di mensilità dello stipendio a seconda della durata del finanziamento: dalle 2 mensilità per il rientro in 12 mesi fino alle 8 mensilità per il rientro in 48 mesi.
Un'altra tipologia di prestiti legata al fondo INPDAP (ora INPS) e, quindi, erogata direttamente dall'istituto (sempre a favore di un numero limitato di iscritti e secondo una graduatoria) è rappresentato da finanziamenti i cui tempi di rientro variano dai 5 ai 10 anni. Pur essendo tutti questi finanziamenti legati al fondo INPDAP, e quindi sempre molto convenienti, vanno tenute sempre presenti le limitazioni relative al numero di coloro che possono usufruirne ed anche il fatto che prevedono, a fronte dell'erogazione, l'esibizione della documentazione di spesa e tempistiche molto lunghe (dai due ai tre mesi).


Prestiti in Convenzione INPDAP

Invece i finanziamenti che esulano dal fondo, e che vengono invece erogati direttamente da banche e finanziarie in base ad una apposita convenzione che quest'ultime stipulano con INPS ed ex INPDAP, sono del tipo Cessione del Quinto dello Stipendio INPDAP e possono essere richiesti da tutti gli iscritti. A seconda dei casi, poi, questi altri tipi di prestito possono essere anche di importi più elevati (fino al doppio erogabile nel caso di doppia trattenuta di un quinto, detto anche prestito con delega). Inoltre essi presentano un ulteriore vantaggio rispetto ai finanziamenti collegati al fondo INPDAP: non necessitano di alcuna documentazione di spesa, cioè non è necessario motivarli. Trattandosi poi, come detto, di Cessioni del Quinto dello Stipendio restano tutti gli indubbi vantaggi insiti nella natura di questo tipo di prestiti: i tassi convenienti, la disponibilità delle banche a concederli ed il fatto che possono essere richiesti anche dai cosiddetti cattivi pagatori o da chi ha avuto dei semplici ritardi nel pagamento delle rate di finanziamento. Inoltre esistono anche altre caratteristiche importanti legate alle peculiarità della Cessione del Quinto dello Stipendio INPDAP: ad esempio la rata definita resterà sempre immutata per tutta la durata del finanziamento, così come il tasso d'interesse conveniente.
Altro fattore importante da considerare è che l'assicurazione vita (obbligatoria per legge) resta a carico della banca (che rappresenta la parte beneficiaria): il che sta a significare che l'assicurazione vita è sempre compresa nella rata del finanziamento. La somma erogabile può arrivare fino a 70.000/80.000 euro anche se, com'è ovvio, l'importo erogato è in funzione della rata concordata con il richiedente. La durata del finanziamento stesso non può superare i 10 anni (120 mesi), mentre il limite di età per richiedere una Cessione del Quinto dello Stipendio è di 75 anni a scadenza per i dipendenti pubblici e statali con fondo INPDAP.

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